< Pagina:Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
66 al parlamento austriaco

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu{{padleft:82|3|0]]alle provincie, che alla pari del Governo centrale sono tutte malandate e mal amministrate.

Esse aspettano, per cavarsi dagli imbarazzi, l’aiuto del Governo, proprio come i figlioli discoli attendono che il papà venga a pagar loro i debiti, mentre essi hanno il fermo proposito di continuar a far peggio. Una delle più.... affamate di sussidi è la Provincia del Tirolo, e i suoi dirigenti attendono come una grazia dal cielo che i contributi governativi dipendenti dal piano finanziario arrivino prima delle prossime elezioni per fare buona figura.

Ma sia detto subito: se vi è una provincia indegna di avere aiuti dal Parlamento del popolo è quella del Tirolo; anzitutto perchè, malgrado la recente riforma elettorale, anzi in causa di essa, tutta la massa proletaria della provincia rimane in balia del clero, della nobiltà e della ricchezza.

Secondariamente perchè la sua amministrazione, affidata a mani non si sa se più inesperte o corrotte, è tutta inquinata di favoritismo e non tiene alcun conto degli interessi del popolo.

Noi socialisti gridiamo forte qui in Parlamento che i denari del popolo devono essere affidati per l’amministrazione al popolo, non ai vescovi e ai nobili.

Nella Dieta del Tirolo si è fatta recentemente sotto gli auspici dei deputati Schraffl e Gentili, in dolce accordo coi liberali tedeschi e italiani, una riforma del regolamento elettorale che è la peggiore di quante sieno state escogitate dal forcaiolismo austriaco. Essa dà al proletariato un mozzicone di voto, per la difesa dei propri in-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.