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Dò il titolo di «campagna autonomistica» non ai pochi riassunti di discorsi miei pubblicati in questo opuscolo, ma a tutta l’attività del partito socialista trentino in favore dell’autonomia, attività, le cui fasi principali e la cui influenza sulla vita politica del paese, ho tentato di tratteggiare e constatare nel riassunto storico che ad essi premetto.
E che ciò fosse utile ed opportuno a farsi, ho creduto per varie ragioni, ma specialmente per questa: per sfatare a base di documenti molte vecchie e pur persistenti accuse sulla condotta del partito nostro nelle gravi questioni locali e perchè, se la sorte vuol oggi e vorrà fors’anche domani che i socialisti si trovino in questa lotta al fianco di altri partiti, sappiano questi perchè noi socialisti vogliamo l’autonomia, con quali criteri la vogliamo, e che cosa vorremo e pretenderemo ad autonomia ottenuta.
L’opera che ha dato e dà il partito socialista alla causa dell’autonomia non ha rappresentato nè rappresenta accondiscendenza a nessun partito, rappresenta un indirizzo suo, un applicazione dei propri principi, voluta come fine in sè e come mezzo per raggiungere più presto le proprie idealità, indipendentemente dalle amicizie o dalle inimicizie degli altri partiti.
Questa cronistoria, che io ho voluto tessere, della campagna autonomistica del partito socialista trentino si confonde in