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Pietro Bembo - Rime

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Né per questi contrarî una sol dramma
scema del penser mio tenace e saldo,
c’ha ben poi tanto, onde s’avanzi e cresca.14

XXIX.

Bella guerriera mia, perché sì spesso
v’armate incontro a me d’ira e d’orgoglio,
che in atti et in parole a voi mi soglio
portar sì reverente e sì dimesso?4

Se picciol pro del mio gran danno expresso
a voi torna o piacer del mio cordoglio,
né di languir né di morir mi doglio,
ch’io vo solo per voi caro a me stesso.8

Ma se con l’opre, ond’io mai non mi sazio,
esser vi pò d’onor questa mia vita,
di lei vi caglia e non ne fate strazio.11

L’istoria vostra col mio stame ordita,
se non mi si darà più lungo spazio,
quasi nel cominciar sarà finita.14

XXX.

– A questa fredda tema, a questo ardente
sperar, a questo tuo diletto e gioco,
a questa pena, Amor, perché dai loco
nel mio cor ad un tempo e sì sovente?4

Ond’e, ch’un’alma fai lieta e dolente
inseme spesso, e tutta gelo e foco?


Letteratura italiana Einaudi 18

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