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Pietro Bembo - Rime

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Voi, cui non arde il cor fiamma più viva,
devete dir: – omai di sì bel volto,
d’alma sì saggia, è ben ragion ch’io scriva –.14

CXXIX.

Girolamo, se ‘l vostro alto Quirino,
cui Roma spense i chiari e santi giorni,
cercate pareggiar, sì che ne torni
men grave quel protervo aspro destino,4

perché la nobil turba, onde vicino
mi sete, a gradir voi lenta soggiorni,
né v’apra a i desiati seggi adorni,
a le civili palme anco il camino,8

non sospirate: il meritar gli onori
è vera gloria, che non pate oltraggio;
gli altri son falsi e torbidi splendori11

del men buon più sovente e del men saggio,
che sembran quasi al vento aperti fiori,
o fresca neve d’un bel sole al raggio.14

CXXX.

Se col liquor che versa, non pur stilla,
sì largo ingegno, spegner non potete
la nova doglia, onde pietoso ardete,
perché v’infiammi usata empia favilla,4

sperate nel Signor, che pò tranquilla
far d’ogni alma turbata, indi chiedete:


Letteratura italiana Einaudi 79

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