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372 | ragguagli di parnaso |
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Ragguaglio XXXIV — Publio Terenzio di ordine di Giasone del Maino, pretor urbano, essendo stato carcerato per concubinario, da Apollo con grave scorno di esso pretore vien liberato |||
» 111
Ragguaglio XXXV — Audienza pubblica data da Apollo, nella quale con risposte sopramodo sagge decide molte cause dei suoi virtuosi |||
» 112
Ragguaglio XXXVI — Arpocrate, da Apollo essendo stato scoperto ignorante, vergognosamente è cacciato da Parnaso |||
» 133
Ragguaglio XXXVII — Un letterato romano chiede ad Apollo rimedio per scordarsi alcune gravi ingiurie ch’egli avea ricevute nella corte d’un prencipe grande; e da Sua Maestá gli è data a bere l’acqua di Lete, ma con infelice riuscita |||
» 134
Ragguaglio XXXVIII — Il duce della Laconia, per avere alle piú supreme dignitadi del suo Stato esaltato un suo fedelissimo secretano, avanti Apollo è accusato d’idolatrare un suo mignone; ed egli egregiamente difende la causa sua |||
» 136
Ragguaglio XXXIX — I popoli dell’isola di Mitilene, dopo la morte del prencipe loro, mancato senza eredi, disputano se il lor meglio sia o eleggersi nuovo prencipe o instituir nella patria loro la libertá |||
» 141
Ragguaglio XXXX — Giacomo Critonio, scozzese, con una sua troppa superba disfida avendo in Parnaso stomacati i virtuosi, essi con una acerba facezia talmente lo svergognano, che senza che segua la disputa, lo violentano a partirsi da Parnaso |||
» 148
Ragguaglio XXXXI — Dopo una esquisita esamina fatta dei soggetti che dovevano esser proveduti, si pubblica in Parnaso la lista dei governi |||
» 149
Ragguaglio XXXXII — Argo si proferisce ai duci di Vinegia di guardar la pudicizia della serenissima Libertá loro, e non è accettato |||
» 158
Ragguaglio XXXXIII — La nazion fiorentina rappresenta il giuoco del calcio; nel quale avendo ammesso un molto forbito cortigiano forastiere, egli ottiene il premio del giuoco |||
» 159
Ragguaglio XXXXIV — Batista Platina, da Agostino Nifo bruttamente essendo stato bastonato, con poca sua riputazione dell’ingiuria ricevuta si querela con Apollo |||
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Ragguaglio XXXXV — Conoscendo Apollo i mali che le soverchie ricchezze cagionano ne’ suoi poeti, esorta il magnanimo re di Francia Francesco primo a moderarsi nella profusa liberalitá che usava verso di essi |||
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Ragguaglio XXXXVI — Avendo Apollo ritrovato l’inventor del mortale strumento dell’artiglierie, mentre dell’eccesso commesso severamente vuol punirlo, quell’artefice egregiamente difende la causa sua |||
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