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ad Apollo raccontò tutto quello di che egli era stato processato. E, avuta che ebbe Sua Maestá dal reo la confessione, incontanente (tanto da quella che i giudici imparano ne’ loro Digesti, a quella che il grande Iddio suggerisce nel cuor de’ prencipi è lontana la buona giustizia!) rivocò la sentenza; perché, avendo trovato che l’episodio, nel quale quel letterato tanto si era diffuso, molto piú leggiadro era dello stesso ragionamento principale, con quella sua dimenticanza punto non aveva demeritato: poiché l’error tutto, non per lo difetto di esser egli cicalone, ma dall’ambizione ch’egli ebbe di farsi in quell’episodio onore, era stato cagionato. E però disse a’ giudici che dalla carcere liberassero quel letterato, perché non si dava moltiloquio vizioso in colui che sempre ragionava bene.

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