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bruttezza della faccia, non perché lor facciano veder lume. Che quanto poi alla nobiltá del sangue, sopra la quale il prencipe, nato della nobilissima famiglia de’ Sanseverini, fondava la maggfior parte delle sue pretensioni, dissero che la Congregazione non vi aveva fatta reflessione alcuna, stante la chiara fede degli anatomisti, dalla parte contraria prodotta in giudicio, nella quale concludentemente vedendosi provato che le ossa, i nervi, la carne e le budelle delle persone, tutte erano fatte ad un modo, chiaramente mostrava che la vera nobiltá degli uomini stava posta nel cervello, non nelle vene.
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