< Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

1 Stati ad odir, segnor, la gran battaglia,
  Che un’altra non fu mai cotanto oscura.
  Di sopra odisti la forza e la taglia
  De Zambardo, diversa creatura.
  Ora odireti con quanta travaglia
  Fu combattuto, e la disaventura
  Che intravenne ad Orlando senatore,
  Qual forse non fu mai, nè fia maggiore.

2 Lo ardito cavallier monta su il ponte;
  Zambardo la sua mazza in mano afferra.
  A mezza cossa non li aggiunge il conte,
  Ma con gran salti si leva da terra,
  Sì che ben spesso li tien fronte a fronte.
  Ecco il gigante che il baston disserra:
  Orlando vede il colpo che vien d’alto,
  Da l’altro canto se gittò de un salto.

H. P. vaglia. — 8. MI., Mr. o P, «« la maggiore.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.