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10 orlando innamorato [St. 27-30]

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27 Per tanto ha il mio fratel deliberato,
  Per sua virtute quivi dimostrare,
  Dove il fior de’ baroni è radunato,
  Ad uno ad un per giostra contrastare:
  O voglia esser pagano o battizato,
  Fuor de la terra lo venga a trovare,
  Nel verde prato alla Fonte del Pino,
  Dove se dice al Petron di Merlino.

28 Ma fia questo con tal condizïone
  (Colui l’ascolti che si vôl provare):
  Ciascun che sia abattuto de lo arcione,
  Non possa in altra forma repugnare,
  E senza più contesa sia pregione;
  Ma chi potesse Uberto scavalcare,
  Colui guadagni la persona mia:
  Esso andarà con suoi giganti via. -

29 Al fin delle parole ingenocchiata
  Davanti a Carlo attendia risposta.
  Ogni om per meraviglia l’ha mirata,
  Ma sopra tutti Orlando a lei s’accosta
  Col cor tremante e con vista cangiata,
  Benchè la voluntà tenìa nascosta;
  E talor gli occhi alla terra bassava,
  Chè di se stesso assai si vergognava.

30 "Ahi paccio Orlando!" nel suo cor dicia
  "Come te lasci a voglia trasportare!
  Non vedi tu lo error che te desvia,
  E tanto contra a Dio te fa fallare?
  Dove mi mena la fortuna mia?
  Vedome preso e non mi posso aitare;
  Io, che stimavo tutto il mondo nulla,
  Senza arme vinto son da una fanciulla.

1. MI. e Mr. il mio fratello ha delib[é]rato. P. il mio fratello ha delibr. — 2. Mr. vertute. — 3. P. Dov' è il f. dei b. r. — 9. P. questo fla. — 16. P. Esso ne vadi e i. — 18. P, attendea la.

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