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262 | orlando innamorato | [St. 39-42] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato I.djvu{{padleft:272|3|0]]
39 E caminando senza alcun riposo,
Al bel verzier fo gionta una matina.
In bocca avia lo annel meraviglioso:
Per questo non la vede Dragontina.
Di fora aveva il palafreno ascoso,
Ed essa a piede fra l’erbe camina,
E caminando, a lato ad una fonte,
Vede iacerse armato il franco conte.
40 Perchè la guarda faceva quel giorno,
Stavasi armato a lato alla fontana.
Il scudo a un pino avea sospeso e il corno;
E Brigliadoro, la bestia soprana,
Pascendo l’erbe gli girava intorno.
Sotto una palma, a l’ombra prossimana,
Un altro cavallier stava in arcione:
Questo era il franco Oberto dal Leone.
41 Non so, segnor, se odisti più contare
L’alta prodezza de quel forte Oberto;
Ma fu nel vero un baron de alto affare,
Ardito e saggio, e de ogni cosa esperto.
Tutta la terra intorno ebbe a cercare,
Come se vede nel suo libro aperto.
Costui facea la guarda alora quando
Gionse la dama a lato al conte Orlando.
42 Il re Adrïano e lo ardito Grifone
Stan ne la loggia a ragionar de amore;
Aquilante cantava e Chiarïone,
L’un dice sopra, e l’altro di tenore;
Brandimarte fa contra alla canzone.
Ma il re Ballano, ch’è pien di valore,
Stassi con Antifor de Albarosia:
De arme e di guerra dicon tutta via.
5. MI. e T. palafren nascoso. — 11. Mr. suspeso. — 31-32. MI. Presta- mente montato e su la sella E il conte per man prende la dongiella; Mr. e P. guerre.