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326 orlando innamorato [St. 27-30]

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27 Rotta e sconfitta la brutta canaglia
  A tutta briglia fuggendo ne andava;
  E Galafrone per quella prataglia
  Via più che li altri e sproni adoperava.
  Ora cangiosse tutta la battaglia,
  E fugge ciascadun che mo cacciava,
  Chè Orlando è gionto, e seco in compagnia
  Il re Adrïano, fior de vigoria,

28 E Brandimarte e il forte Chiarïone,
  Ciascun di guerra più voluntaroso,
  E seco in frotta Oberto da il Leone.
  Ferno assalto crudel e furïoso,
  E de’ nemici tanta occisïone,
  Che tornò il verde prato sanguinoso:
  Già prima Poliferno e poscia Uldano
  Da Brandimarte fur gettati al piano.

29 Orlando ed Agricane un’altra fiata
  Ripreso insiem avean crudel battaglia;
  La più terribil mai non fo mirata:
  L’arme l’un l’altro a pezo a pezo taglia.
  Vede Agrican sua gente sbaratata,
  Nè li pô dare aiuto che li vaglia,
  Però che Orlando tanto stretto il tene,
  Che star con seco a fronte li conviene.

30 Nel suo secreto fie’ questo pensiero:
  Trar fuor di schiera quel conte gagliardo,
  E poi che occiso l’abbia in su il sentiero
  Tornar alla battaglia senza tardo;
  Però che a lui par facile e legiero
  Cacciar soletto quel popol codardo;
  Chè tutti insieme, e il suo re Galafrone,
  Non li stimava quanto un vil bottone.

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