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344 orlando innamorato [St. 39-42]

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39 Quando Marfisa vede quel vecchione
  Che sua battaglia viene a disturbare,
  Forte se adira, e pargli che a ragione
  Se debba de tal onta vendicare;
  Vanne turbata verso a Galafrone.
  Or Brandimarte quivi ebbe arivare,
  E con esso Antifor de Albarossia;
  Nïun di lor la dama cognoscia.

40 Stimâr che quella fosse un cavalliero
  Del campo de Agrican, senza contesa,
  E veggendo lo assalto tanto fiero,
  Del vecchio re se posero in diffesa,
  Chè già l’avea battuto de il destriero
  Quella superba di furore accesa;
  E se sua spada se trovava ponta,
  Morto era Galafrone a prima gionta.

41 Morto era Galafron, come io vi naro,
  Che già fuor de lo arcione era caduto;
  Ma Brandimarte vi pose riparo
  Ed Antifor, che gionse a darli aiuto,
  Benchè costasse a l’uno e a l’altro caro.
  Gionse Antifor in prima, e fo abattuto;
  Marfisa d’un tal colpo l’ha ferito,
  Che il fece andare a terra tramortito.

42 Assai fu più che far con Brandimarte,
  Chè non era tra lor gran differenza;
  Ben meglio ha il cavallier di guerra l’arte,
  Ma questa dama ha grande soa potenza.
  Ranaldo alora se trava da parte,
  Pensando che la eterna Providenza
  Voglia che l’uno e l’altro insieme mora,
  Chè son pagani e di sua legge fuora.

8. P. E niun. — 21. MI. un e altro ; Mr. e P. uno e V altro.

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