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348 orlando innamorato [St. 55-58]

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55 Ma lei sol Brandimarte va cercando,
  Chè già de tutti gli altri non ha cura;
  E mentre che va intorno remirando,
  Vedel soletto sopra alla pianura.
  Tratto se era da parte alora quando
  Fu cominciata la battaglia dura;
  Chè a lui parria vergogna e cosa fella
  Cotanta gente offender la donzella.

56 Però stava da largo a riguardare,
  E di vergogna avea rossa la faccia.
  De’ compagni se aveva a vergognare,
  Non già di sè, che di nulla se impaccia;
  Ma come Fiordelisa ebbe a mirare,
  Corsegli incontra e ben stretta l’abbraccia;
  Già molto tempo non l’avea veduta:
  Credia nel tutto di averla perduta.

57 Egli ha sì grande e subita allegrezza,
  Che ogni altra cosa alor dimenticava;
  Nè più Marfisa, nè Ranaldo aprezza.
  Nè di lor guerra più si racordava.
  Il scudo e l’elmo via gettò con frezza,
  E mille volte la dama baciava;
  Stretta l’abbraccia in su quella campagna:
  De ciò la dama se lamenta e lagna.

58 Molto era Fiordelisa vergognosa,
  Ed esser vista in tal modo gli duole.
  Impetra adunque questa grazïosa
  Da Brandimarte, con dolce parole,
  De gir con esso ad una selva ombrosa,
  Dove eran l’erbe fresche e le vïole:
  Staran con zoia insieme e con diletto,
  Senza aver tema, o di guerra sospetto.

7. MI. parehe ; Mr. parebbe ; P. parve. — 12. T. e MI. di se. — 30. P. en

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