Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
412 | orlando innamorato | [St. 43-46] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato I.djvu{{padleft:422|3|0]]
43 Onde se mosse lui con la regina
Che di prodezza al mondo non ha pare.
Qual vento, qual tempesta di marina
Se puote al gran furore equiperare?
Quando Marfisa mosse con ruina,
Parea che e monti avessero a cascare,
E’ fiumi andasser nello inferno al basso,
Ardendo l’aria e il celo a gran fraccasso.
44 A quel furor terribil e diverso
Serebbe tutto il mondo sbigotito;
Per ciò non ha Grifon l’animo perso,
Nè il suo german, che fo cotanto ardito;
Ma ciascun de gli altri ha il cor summerso
Quando vider colei sopra a quel sito,
Qual con tal furia nel giorno davanti
Gli avea cacciati e rotti tutti quanti.
45 Venner contra Marfisa e duo germani,
Ciascun di lor se stringe, il scudo imbraccia;
E il pro’ Ranaldo, solo in su quei piani,
Al re Adrïano e a Chiarïon minaccia;
E fôr Torindo ed Oberto alle mani,
Ben che ferito è Oberto nella faccia.
Trufaldin sta da parte e pone mente,
Come avesse de questo a far nïente.
46 L’una e poi l’altra zuffa voglio dire,
Perchè in tre lochi a un tempo se travaglia,
E il rumore è sì grande ed il ferire
E il spezzar delle piastre e della maglia,
Che apena se potrebbe il trono odire.
Or, cominciando alla prima battaglia,
Grifone ed Aquilante alla frontera
Tolsero in mezo la regina fiera.
1. P. ìa forte regina. — 4. MI. e P. equiparare. — 12. P. germano, che min.