Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
424 | orlando innamorato | [St. 35-38] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato I.djvu{{padleft:434|3|0]]
35 E cominciavan già de rinculare,
A testa bassa facendo diffesa;
Ma, come il conte gli andava a trovare,
Era di novo sua superbia accesa.
Così tre volte se ebbero a fermare,
E tre volte tornarno alla contesa:
Al fine Orlando, per finir la guerra,
Un d’essi in fronte per un corno afferra.
36 Con la sinistra man nel corno il piglia,
E quel, forte mugiando, furïava
Facendo salti grandi a meraviglia,
E già per questo Orlando nol lasciava.
Esso avea tratto a Baiardo la briglia
E sotto la cintura la portava.
Questa era aredinata di catena:
Prendela il conte e il toro intorno mena.
37 E mentre che così questo ragira,
Tenendol tuttavia preso nel corno,
Quell’altro toro, acceso de molta ira,
Sempre ferendo a lui giva d’intorno.
Il conte con gran forza il primo tira
Dove è un pilastro de marmore adorno,
Che fu del re Bavardo sepultura,
Come mostrava intorno la scrittura.
38 Con questa briglia il primo ebbe legato,
E similmente ancor prese il secondo;
E poi che l’ebbe a quel sasso menato,
Tanto gli batte al colpo furibondo,
Che a l’uno e l’altro è l’orgoglio mancato.
Non se indugia il guerrer, che è fior del mondo,
Ma sì fra e tori attacca la sua spada,
Che ’l stocco avanti e l’elzo adrieto vada.
16. P. reclinata. — 17. T. e MI. che questo così ragira. — 22. MI. marmo', Mr. e P. marmoro.