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460 orlando innamorato [St. 55-58]

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55 Disse Marfisa a lui: - Tu sei errato,
  Se presto credi occider quel barone,
  Perchè io, che l’uno e l’altro aggio provato,
  Di te nol tengo in manco opinïone.
  Tu de la vita altrui hai bon mercato,
  E senza l’oste fai questa ragione;
  Ma tu pôi ben vantarti ed aver caro
  Se questa sera vi trovati al paro.

56 Or vanne, ch’io mi fermo a riguardare
  Qual abbia di voi duo maggior possanza;
  Ma se i compagni tuoi per aiutare
  Vengano a te, come è la lor usanza,
  Quell’alta rocca vi farò trovare,
  Nè so se avreti ben tempo a bastanza:
  Se tu combatti come il dritto chiede,
  Offeso non serai su la mia fede. -

57 Non so se Orlando il tutto puote odire,
  Che già dietro a Ranaldo è posto in caccia;
  Sempre cridando l’aveva a seguire:
  - Aspetta, chè chi fugge mal minaccia;
  E chi desidra gli altri sbigotire,
  Non die’ voltar le spalle, ma la faccia;
  Ma tu sei ben gagliardo a questo ponto,
  Chè hai bon destriero e non credi esser gionto. -

58 A quel cridar del conte il fio d’Amone
  Iratamente se ebbe a rivoltare,
  Dicendo: - Io non vo’ teco questïone,
  E tu per ogni modo la vôi fare;
  Unde te dico che, avendo ragione,
  Omo del mondo non voglio schiffare;
  Ma siami testimonio Dio verace
  Che aver guerra con te m’incresce e spiace. -

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