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40 orlando innamorato [St. 51-54]

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51 Il simil fe’ Macario de Lusana,
  E Pinabello e il conte de Altafoglia,
  Nè già Falcon da gli altri se alontana:
  Parli mille anni che de qui se toglia.
  Sol della gesta perfida e villana
  Grifon rimase fermo in su la soglia,
  O virtute o vergogna che il rimorse,
  O che al partir degli altri non se accorse.

52 Ora torniamo a quel pagano orribile,
  Che per il campo tal tempesta mena.
  La sua possanza par cosa incredibile;
  Porta per lancia un gran fusto de antena.
  Nè di lui manco è il suo corsier terribile,
  Che nella piazza profonda l’arena,
  Rompe le pietre, fa tremar la terra,
  Quando nel corso tutto se disserra.

53 Con questa furia andò verso il Danese,
  E proprio a mezo il scudo l’ha colpito:
  Tutto lo spezza, e per terra il distese
  Col suo destriero insieme e sbalordito.
  Il duca Naimo sotto il braccio il prese,
  E con lui fuor del campo si ne è gito;
  E fêgli medicare e braccio e petto,
  Che più che un mese poi stette nel letto.

54 Grande fu il crido per tutta la piaza,
  E più de gli altri i Saracin se odirno.
  Grandonio al rengo superbo minaza,
  Ma non per questo gli altri isbigotirno.
  Turpin di Rana adosso a lui si caza,
  E nel mezo del corso se colpirno;
  Ma il prete uscì de arcion con tal martìre,
  Che ben fu presso al ponto del morire.

13-14. P. Porta un' antenna eh' è grossa al possibile, TanV e sua possa e smisurata Una. — 23. P. medicare il br. e 'l. — 24. P. d'un. — 27-29. T. mi- naccia-caccia. — 32. Mr. de.

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