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50 orlando innamorato [St. 19-22]

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19 Fu via menato con molta vergogna
  De tutti e suoi, e con suo gran tormento.
  Non vi vo’ dir se ’l conte Gano agogna.
  Astolfo crida con molto ardimento:
  - Venga chi vôl ch’io gli gratti la rogna,
  E legase pur ben, ch’io son contento;
  Perchè legato, senza alcuna briga,
  Meglio che sciolto, il paccio si castiga. -

20 Anselmo della Ripa, il falso conte,
  Nella sua mente avea fatto pensieri
  Di vendicarse a inganno di tante onte:
  Che, come Astolfo colpisce primeri,
  Esso improviso riscontrarlo a fronte.
  A lui davanti va il conte Raineri,
  Quel di Altafoglia; Anselmo, gli è di spalle:
  Credese ben mandare Astolfo a valle.

21 Astolfo con Raineri è riscontrato.
  A gambe aperte il trasse dello arcione;
  E non essendo ancor ben rassettato
  Pel colpo fatto, sì come è ragione,
  Anselmo de improviso l’ha trovato,
  Con falso inganno e molta tradigione,
  Avvengachè sì fece quel malvaso,
  Che non apparve voluntà, ma caso.

22 Nulla di manco Astolfo andò pur gioso;
  Sopra la sabbia distese la schena.
  Pensati voi se ne fo doloroso:
  Chè, come in piedi fu dricciato apena,
  Trasse la spada irato e disdegnoso,
  E quella intorno fulminando mena
  Contra di Gano e di tutta sua gesta.
  Gionse a Grifone, e dàgli in su la testa.

6. T., MI. e Mr. legasse. — 12. MI., Mr. e P. colpisse. - 16. T., MI, e Mr. Credesse.

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