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68 | orlando innamorato | [St. 7-10] |
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7 Il conte a lei rispose: - Io son contento,
(Come colui che è pien di cortesia),
E se de oprarme te viene in talento,
Io te offerisco la persona mia;
Nè me manca per questo valimento.
Abenchè Feragù forse non sia,
Nulla di manco per questo mistiero
Farò quel che alcun altro cavalliero. -
8 La damisella ad Orlando se inchina,
E volta a Feragù disse: - Barone,
Non me cognosci ch’io son Fiordespina?
Tu fai battaglia con questo campione,
E la tua patria va tutta in ruina;
Nè sai, preso è tuo patre e Falsirone;
Arsa è Valenza e disfatta Aragona,
Ed è lo assedio intorno a Barcellona.
9 Uno alto re, che è nomato Gradasso;
Qual signoreggia tutta Sericana,
Con infinita gente ha fatto il passo
Contra al re Carlo e la gente pagana.
Cristiani e Saracin mena a fracasso,
Nè tregua o pace vôl con gente umana.
Discese a Zebeltaro, arse Sibilia;
Tutta la Spagna del suo foco impiglia.
10 Il re Marsilio a te solo è rivolto,
E te piangendo solamente noma;
Io vidi il vecchio re battersi il volto,
E trar del capo la canuta chioma.
Vien; scodi il caro patre che ti è tolto,
E il superbo Gradasso vinci e doma.
Mai non avesti e non avrai vittoria
Che più de ora te acquisti fama e gloria. -
3. P. E se adoprarmi ti vien. — 5. P, la forza e V ardimento. — 8. P. Faro quanto appartiene a un. — 16. T. E lo ass. si è dintorno ; Mr. E lo ass. intorno ; P. E lo asis. si è intorno. — 32, T. e MI. piU de honor; Y. più d'onor V acq.