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96 | orlando innamorato | [St. 51-54] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato III.djvu{{padleft:106|3|0]]
51 Ma voi diceti: onde seti venuto?
Perchè, se io non me inganno nel sembiante,
Mi pare altrove avervi cognosciuto:
Se bene amento, in corte de Agramante. -
Rispose il cavalliero: - Io ve ho veduto
Di certo quando io venni di Levante.
Io ve vidi a Biserta, questo è il vero;
Son Brandimarte, e voi seti Rugiero. -
52 Incontinente insieme se abbracciarno,
Come se ricognobbero e baroni,
E parlando tra lor deliberarno
De ispartir quella zuffa de bastoni.
Ebbero un pezzo tal fatica indarno,
Chè sì turbati sono e campïoni,
Che per ragione o preghi non se voltano:
L’un l’altro tocca, e ponto non ascoltano.
53 Pur Brandimarte, a cenni supplicando,
Fece che sue parole furno odite,
Dicendo a lor: - Se desïati il brando
Per il quale è tra voi cotanta lite,
Condur vi posso ov’è al presente Orlando:
Là fìen vostre contese diffinite.
Or sì ve ha tolto l’ira il fren di mano,
Che per nïente combattete in vano.
54 Ma se traeti il campïon sereno
Di certa incantason dolente e trista,
Lui di battaglia a voi non verrà meno;
Sia Durindana poi di chi l’acquista.
Se il mondo è ben di meraviglia pieno,
Una più strana mai non ne fu vista
Di questa ove ora vado, per provare
Se indi potessi Orlando liberare. -
17. Mr. cegni. — 21. Mr. e P. ov' è al presente. — 2^. Mr. Sia {o ,fìa?): P. Fin. - 29. P. meraviglie.