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104 orlando innamorato [St. 23-26]

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23 Là giù nel bel palazo de cristallo
  Fôrno raccolti con molta letizia.
  Orlando e Sacripante era in quel stallo
  E molti altri baroni e gran milizia.
  Le Naiàde con questi erano in ballo;
  Ciuffali e tamburelli a gran divizia
  Sonavano ivi, e in danze e giochi e canto
  Se consumava il giorno tutto quanto.

24 Gradasso era rimaso alla boscaglia,
  Nè trova al suo passar strata o sentiero,
  E sempre avanti il varco gli travaglia
  Tra l’altre piante un frassino legiero.
  Lui questo con la spata intorno taglia,
  Subito uscitte al tronco un gran destriero;
  Leardo ed arodato era il mantello:
  Natura mai ne fece un così bello.

25 La briglia che egli ha in bocca è tutta d’oro,
  E così adorno è ’l ricco guarnimento
  Di pietre e perle, e vale un gran tesoro.
  Gradasso non vi pone intendimento
  Che per inganno è fatto quel lavoro;
  Anci se accosta con molto ardimento
  E dà di mano a quella briglia bella
  Senza contrasto, e salta ne la sella.

26 Subito prese quel destriero un salto,
  Nè poscia in terra più se ebbe a callare;
  Per l’aria via camina e monta ad alto,
  Come tal volta un sogna di volare.
  Battaglia non fu mai nè alcuno assalto,
  Qual potesse Gradasso ispaventare;
  Ma in questo, vi confesso, ebbe paura,
  Veggendose levato in tanta altura;

7. P. danze in gioco.

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