Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
124 | orlando innamorato | [St. 39-42] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato III.djvu{{padleft:134|3|0]]
39 A tutta briglia il cavallier valente
Percosse Rodamonte nel costato,
Che era guarnito a scaglie di serpente;
Quel lo diffese, e pur giù cade al prato.
Come il romor d’uno arboro si sente,
Quando è dal vento rotto e dibarbato,
Sotto a sè frange sterpi e minor piante:
Tal nel cader suonò quello africante.
40 Or Brandimarte volta al re Gualciotto,
Poi che caduto è il franco re di Sarza;
Ad ambe man lo percosse di botto,
Per mezo il scudo lo divide e squarza.
Lo usbergo e panciron che egli avea sotto
Partitte a guisa de una tela marza;
Per il traverso il petto li disserra,
E in duo cavezzi il fece andare a terra.
41 Ed Olivieri, il franco combattente,
Mostra ben quel che egli era per espresso;
Alla sua gesta il cavallier non mente,
Chè il re Grifaldo insino al petto ha fesso.
In questo tempo Orlando se risente;
Stato gli è sempre Brigliadoro apresso,
Tanto era savio, quella bestia bona!
Sta col suo conte e mai non lo abandona.
42 Onde salito è subito a destriero,
Esce del fosso la anima sicura.
Quando quei dentro videro il quartiero,
Levase il crido intorno a quelle mura.
Fu reportato insino allo imperiero
Come apparito è Orlando alla pianura,
E che scampati sono e Cristïani
Da’ Saracini, e son seco alle mani.
4. T.. Mr. e P. cade. — 5. Mr. romore di arbore ; P. rumore di arb. — 10. Mr. che e caduto; P. eh' è caduto. — ^-24. Mr. savio; P. savio! quella b. b. Bta.