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8 | orlando innamorato | [St. 19-22] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato III.djvu{{padleft:18|3|0]]
19 Gli arbori e l’erbe e pietre di quel loco
Tutte avamparno a gran confusïone;
La fiamma cresce intorno a poco a poco,
Tanto che dentro chiuse quel barone.
A lui se aventa lo incantato foco
Ne l’elmo, el scudo, ed ogni guarnisone,
E lo usbergo de acciaro e piastre e maglia
Gli ardeano a cerco, come arida paglia.
20 El cavallier per cosa tanto istrana
Lo usato orgoglio ponto non abassa;
Smonta de arcion quella anima soprana,
Per mezo il foco via correndo passa.
Come fu gionto sopra alla fontana,
Dentro vi salta e al fondo andar si lassa;
Nè più potea campare ad altra guisa:
Arso era tutto insino alla camisa.
21 Chè, come io dissi, e piastre e maglia e scudo
Gli ardeano atorno come foco di esca;
Arse la giuppa, e lui rimase ignudo
Sì come nacque, in mezo a l’onda fresca;
E mentre che a diletto il baron drudo
Per la bella acqua se solaccia e pesca,
Parendo ad esso uscito esser de impaccio,
Ad una dama se ritrova in braccio.
22 Era la fonte tutta lavorata
Di marmo verde, rosso, azurro e giallo
E l’acqua tanto chiara e riposata,
Che traspareva a guisa de cristallo;
Onde la dama che entro era spogliata,
Così mostrava aperto senza fallo
Le poppe e il petto e ogni minimo pelo,
Come de intorno avesse un sotil velo.
7. T. acciarro - Mr. e P. pinci ni. — 17. Mr. Come io disfe : P. Cam' io vi. 24. Mr. e P. ritrovò. '