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[St. 23-26] | libro iii. canto i | 9 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Boiardo - Orlando innamorato III.djvu{{padleft:19|3|0]]
23 Questa ricolse in braccio quel barone,
Basandoli la bocca alcuna fiata,
E disse ad esso: - Voi seti pregione,
Come molti altri, al Fonte de la Fata;
Ma, se sereti prodo campïone,
Cotanta gente fia per voi campata,
Tanti altri cavallieri e damigelle,
Che vostra fama passarà le stelle.
24 Perchè intendiati il fatto a passo a passo,
Fece una fata ad arte la fontana,
Che tanti cavallieri ha posti al basso,
Che nol potria contar la gente umana.
Quivi pregione è il forte re Gradasso,
Quale è segnor di tutta Sericana;
Di là da la India grande è il suo paese:
Tanto è potente, e pur non se diffese!
25 Seco pregione è il nobile Aquilante
E lo ardito Grifon, che è suo germano,
Ed altri cavallieri e dame tante,
Che a numerarli me affatico invano.
Oltre a quel poggio che vedeti avante,
Edificato è un bel castello al piano,
Ove rinchiuse dentro ha quella fata
L’arme di Ettorre, e mancavi la spata.
26 Ettor di Troia, il tanto nominato,
Fu la eccellenzia di cavalleria,
Nè mai si trovarà nè fu trovato
Chi il pareggiasse in arme o in cortesia.
Ne la sua terra essendo assedïato
Da re settanta ed altra baronia,
Dece anni a gran battaglie e più contese:
Per sua prodezza sol se la difese.
3. Mr. seti. — (i. T. sia. — 22. T. Edifficato.