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56 orlando innamorato [St. 15-18]

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15 Gualtieri ebbe uno incontro ne la testa,
  Che il sangue gli schiattò per naso e bocca,
  E cade trangosciato alla foresta.
  Il giovane Rugiero a gli altri tocca,
  Nè se potria contar tanta tempesta:
  Qual tramortito e qual morto trabocca.
  Via va correndo e scontrasi a Ricardo
  Quel duca altiero, nobile e gagliardo.

16 Ispezza il scudo e per la spalla passa,
  Di dietro fore andò il pennon di netto;
  La lancia a mezo l’asta se fraccassa,
  Urtarno e duo corsier petto per petto.
  Rugier quivi Ricardo a terra lassa
  E tra’ la spada, il franco giovanetto,
  La spada qual già fece Falerina,
  Che altra nel mondo mai fu tanto fina.

17 Comincia la battaglia orrenda e fiera,
  Che quasi è stata insino adesso un gioco;
  Sembra Rugier tra gli altri una lumiera,
  Trono e baleno e folgore di foco.
  Or questa abatte ed or quell’altra schiera,
  Par che si trovi a un tratto in ogni loco;
  Volta e rivolta e, come avesse l’ale,
  Per tutto agiongie il giovane reale.

18 La nostra gente fugge in ogni banda:
  Non è da dimandar se avean paura,
  Chè a ciascun colpo un morto a terra manda:
  Sembraglia non fu mai cotanto oscura.
  Già Sinibaldo, il bon conte de Olanda,
  Partito avea dal petto alla cintura,
  E Daniberto, il franco re frisone,
  Avea tagliato insino in su l’arcione.

3. P. cadde. — 8. Mr. e P. altiero, nobile. — 18. Mr. e F. E quasi.

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