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62 orlando innamorato [St. 39-42]

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39 Così dicendo se pone a cercare,
  E vede il suo Baiardo avanti poco.
  A lui se accosta, e, volendo montare,
  Il destrier volta e fugge di quel loco.
  Ranaldo si voleva disperare
  Dicendo: - Adesso è ben tempo da gioco!
  Deh sta, ti dico, bestia maledetta! -
  Baiardo pur va inanti e non lo aspetta.

40 E lui, pur seguitando il suo destriero,
  Se fu condutto entro una selva scura,
  Onde lasciarlo un pezo è di mestiero,
  Ch’egli incontrò in quel loco alta ventura.
  Ora torno a contarvi di Rugiero,
  Qual pure è a piedi in su quella pianura,
  E ben se augura indarno il suo Frontino:
  Eccoti avanti a lui passa Turpino.

41 Turpino era montato a quel ronzone,
  Chè il suo tra’ Saracini avea smarito,
  Come io contai alor quando Grifone
  Ne le spalle a Rugiero avea ferito;
  Or correndo venìa per un vallone.
  Quando lo vidde il giovanetto ardito,
  Dico Rugiero avanti a sè lo vide,
  Non dimandar se de allegrezza ride.

42 E così a piede se il pone a seguire
  Cridando: - Aspetta, chè il cavallo è mio! -
  E il bon Turpin, che vede ogni om fuggire,
  Non avea de aspettarlo alcun desio;
  Ma per la pressa avanti non può gire,
  Tanta è la folta di quel popul rio;
  Sì sono e nostri stretti e inviluppati,
  Che forza fo a fuggir da l’un de’ lati.

13. Mr. Uor tomnino a contarci; V Or torniamo a contare. — U. Mr, e P. quella, — 20- P. omm. a, — 29, T. e Mr. presa.

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