Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
la somma delle intensità delle forze date, ha lo stesso punto di applicazione e linea d'azione.
4. La risultante di due forze uguali applicate ad uno stesso punto è diretta secondo la bisettrice dell'angolo formato dalle due forze.
5. L'intensità della risultante è funzione continua della intensità delle componenti.
Vediamo rapidamente come possa ottenersi lo scopo. Il valore [R] della risultante di due forze d'uguale intensità [P], formanti fra loro l'angolo 2alfa, è funzione solo di P e di alfa, talchè potremo scrivere:
R = 2 ƒ(P, alfa).
Una prima applicazione degli enumerati principi conduce a stabilire la proporzionalità fra R e P, e ciò indipendentemente da qualsiasi ipotesi sulle parallele [cfr. la nota 168]: allora la precedente relazione può scriversi più semplicemente così:
R = 2 P. ƒ(alfa).
Si tratta di assegnare la forma di ƒ(alfa).
§ 5. Calcoliamo ƒ(alfa) per alcuni particolari valori dell'argomento.
1°) Sia alfa = 45°.
Nel punto O, in cui concorrono le due forze P1,P2, d'uguale intensità P, immaginiamo applicate due forze uguali e contrarie, perpendicolari ad R e d'intensità ½ R. Nello stesso tempo immaginiamo decomposta R in due altre, dirette secondo R e d'intensità ½ R: potremo allora riguardare ciascuna P come