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. ƒ(36°);
per la risultante R' di P1, P4, avremo invece:
R' = 2 P. ƒ (72°). D'altra parte R' ha la stessa direzione di P5, cioè direzione uguale e contraria a quella di R, per cui:
2 P. ƒ (36°) = 2 P. ƒ (72°) + P,
quindi:
(1) ƒ (36°) = 2 ƒ (72°) + 1.
Se invece componiamo P1 con P2, e P3 con P4 otteniamo due forze d'intensità 2 P. ƒ (36°), formanti fra loro un angolo di 144°: componendo le due forze ottenute ricaveremo una nuova forza R", d'intensità:
4 P. ƒ (36°). ƒ (72°).
Ma R" per la simmetria della figura, ha la stessa direzione di P5 e senso contrario; perciò, dovendo sussistere l'equilibrio, potremo scrivere:
P = 4 P. ƒ (36°). ƒ (72°),
ovvero:
(2) 1 = 4ƒ (36°). ƒ (72°).
Dalle relazioni (1) e (2), risolvendo rispetto ad ƒ (36°) ed ƒ (72°), si ricava:
[vedi formula 179.png]
§ 6. Con procedimenti analoghi a quelli del precedente si potrebbero dedurre altri valori per ƒ (alfa). Arre