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16 | la cena delle ceneri |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bruno - Cena de le ceneri.djvu{{padleft:31|3|0]]sembrava un ricchissimo gioielliero, che ti cavava gli occhi ed il core, quando la vagheggiava.
Smi. Mostravano saper di Greco?
Teo. E di birra eziandio.
Pru. Togli via quell'eziandio, poscia è una obsoleta ed antiquata dictione.
Fru. Tacete, maestro, chè non parla con voi.
Smi. Com'eran fatti?
Teo. L’uno parea il conestabile de la gigantessa
e l’orco, l’altro l'amostante della dea della riputazione.
Smi. Sì che eran doi?
Teo. Sì; per esser questo un numero misterioso.
Pru. Ut essent duo testes.
Fru. Che intendete per quel testes?
Pru. Testimonii, esaminatori della nolana sufficienza. At mehercle! perchè avete detto, Teofilo, che il numero binario è misterioso?
Teo. Perchè due sono le prime coordinazioni, come dice Pitagora; finito ed infinito, curvo e retto, destro e sinistro e via discorrendo. Due sono le spezie di numeri: pare ed imparo, de’ quali l’una è maschio, l’altra è femina. Doi sono li Cupidi: superiore e divino, inferiore e volgare. Doi sono gli atti de la vita: cognizione, ed affetto. Doi sono gli oggetti di quelli: il vero ed il bene. Due sono le spezie di moti: retto, con il quale i corpi tendono alla conservazione, e circulare, col quale si conservano. Doi son li principii essenziali de le cose: la materia e la forma. Due le specifiche differenze de la sustanza: raro e denso, semplice e misto. Doi primi contrarii ed attivi principii: il caldo ed il freddo. Doi primi parenti de le cose naturali: il sole e la terra.
Fru. Conforme al proposito di que’ prefati doi,