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VIII.

INNO

AI PATRIARCHI,

O

DE PRINCIPII DEL GENERE UMANO.


  E voi de’ figli dolorosi il canto,
Voi dell’umana prole incliti padri,
Lodando ridirá; molto all’eterno
Degli astri agitator piú cari, e molto
5Di noi men lacrimabili nell’alma
Luce prodotti. Immedicati affanni
Al misero mortal, nascere al pianto,
E dell’etereo lume assai piú dolci
Sortir l’opaca tomba e il fato estremo,
10Non la pietá, non la diritta impose
Legge del cielo. E se di vostro antico
Error, che l’uman seme alla tiranna
Possa de’ morbi e di sciagura offerse,
Grido antico ragiona; altre piú dire
15Colpe de’ figli, e irrequieto ingegno,
E demenza maggior l’offeso Olimpo
N’armaro incontra, e la negletta mano
Dell’altrice natura; onde la viva
Fiamma n’increbbe, e detestato il parto
20Fu del grembo materno, e violento
Emerse il disperato Erebo in terra.

  Tu primo il giorno, e le purpuree faci
Delle rotanti sfere, e la novella

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