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xxxv.

SCHERZO. Quàndo fanciullo io venni A pormi con le Muse in disciplina, L’una di quelle mi pigliò per mano E poi Lutto quel giorno La ml condusse intorno A veder I’ officina. Mostrommi a parte a parte CIII strumenti dell’arte, E i servigi diversi ‘o A che ciascun di loro S’adopra nel lavino Delle prose e de versi. lo mirava, e chiedea Musa, la lima ov’è? Disse la Dea La lima è consumata or Eacciam senza. Ed io, ma di rifarla Non vi cal, soggiungea, quand’ella è stanca

Rispose bassi a rifar, ma il tempo manca.

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