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V


A UN VINCITORE NEL PALLONE


  Di gloria il viso e la gioconda voce,
garzon bennato, apprendi,
e quanto al femminile ozio sovrasti
la sudata virtude. Attendi, attendi,
5magnanimo campion (s’alla veloce
piena degli anni il tuo valor contrasti
la spoglia di tuo nome), attendi e il core
movi ad alto desio. Te l’echeggiante
arena e il circo, e te fremendo appella
10ai fatti illustri il popolar favore;
te rigoglioso dell’etá novella,
oggi la patria cara
gli antichi esempi a rinnovar prepara.

  Del barbarico sangue in Maratona
15non colorò la destra
quei che gli atleti ignudi e il campo eleo,
che stupido mirò l’ardua palestra,
né la palma beata e la corona
d’emula brama il punse. E nell’Alfeo
20forse le chiome polverose e i fianchi
delle cavalle vincitrici asterse
tal che le greche insegne e il greco acciaro

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