Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
64 | al sepolcro di un amico |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Canti (Sole).pdf{{padleft:121|3|0]]
O mio diletto! Un esule che torni
Al caro sole de la patria valle,
Riguarda forse ai luminosi giorni,
Che gli raggiano ancor dopo le spalle
Da le montagne de l’estranio suol?25
Ma noi, sedenti ne l’esiglio ancora
Al di qua de le nubi e de la vita,
Noi più deserti plorïam qualora
Un’alma amica di quaggiù partita
Stringa dietro al compagno angiolo il vol!30
Perchè ne l’ora de l’estremo addio,
Ora di pace e di pietà profonda,
Quando pendevi fra la terra e Dio,
Io del tuo letto non premea la sponda
L’ultimo bacio a ricambiar con te!35
Oh, perchè lunge in solitarie prode
Questo diletto del tuo cor vagava,
Allor che il suon de la funerea lode
Sovra i singulti del dolor s’alzava
Del tuo ferètro lagrimato al piè!40
Con che devota tenerezza avrei
Ribaciata la tua fronte leale!
Come gravi di affanno i versi miei
Echeggiati sarien per le tue sale
Ne la tregua del pianto e del dolor! 45