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64 al sepolcro di un amico

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O mio diletto! Un esule che torni
  Al caro sole de la patria valle,
  Riguarda forse ai luminosi giorni,
  Che gli raggiano ancor dopo le spalle
  Da le montagne de l’estranio suol?25

  Ma noi, sedenti ne l’esiglio ancora
  Al di qua de le nubi e de la vita,
  Noi più deserti plorïam qualora
  Un’alma amica di quaggiù partita
  Stringa dietro al compagno angiolo il vol!30

Perchè ne l’ora de l’estremo addio,
  Ora di pace e di pietà profonda,
  Quando pendevi fra la terra e Dio,
  Io del tuo letto non premea la sponda
  L’ultimo bacio a ricambiar con te!35

  Oh, perchè lunge in solitarie prode
  Questo diletto del tuo cor vagava,
  Allor che il suon de la funerea lode
  Sovra i singulti del dolor s’alzava
  Del tuo ferètro lagrimato al piè!40

Con che devota tenerezza avrei
  Ribaciata la tua fronte leale!
  Come gravi di affanno i versi miei
  Echeggiati sarien per le tue sale
  Ne la tregua del pianto e del dolor! 45

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