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addio a giuseppe verdi | 91 |
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La memoria somiglia. Oh questi lochi,25
Ove sì luce il ciel, vengano teco
Sul paterno Eridàno! Oh lungamente
Fra i campi aperti e le novissime ombre
Di tue ville sorgenti, innanzi al guardo
Come incantata vision ti girino30
Queste piagge ridenti,
E sul golfo seren gli astri lucenti!
Addio! Possan gl’Insubri estri, felici
Del tuo ritorno, da la man rapirti
La più vezzosa melodia, che renda35
Di Napoli i tramonti e i caldi incensi
Di Mergellina: perocchè veraci
Ha la Musica pure i suoi profumi,
I suoi mille colori; e allor che torna
L’armonïosa allodola da l’alto,40
Molli del traversato etere ha l’ali,
E il peregrino augel, quando a le valli
Lieto riviene messagger di aprile,
Esala ancor da l’iridata piuma
Del Levante gli aromi. Oh le primiere45
Veglie di tua reddita! Oh quai celesti
Note pe’ campi intorno
Ridiranno a l’Insubria il tuo ritorno!
Addio! D’ogni memoria, onde sì raro
Mi sorride il passato, eccoti in cima!50
Quando qui nova ogni tua nota spiri,
Di tenerezza balzerò siccome
A l’improvviso ricordar d’un primo