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LA FANCIULLA E L’ARTISTA
idillio



Ove più mollemente al mar digrada
  Di Pausilippo la vaga costiera,
  E in picciola s’incurva umile rada,

Sorge incontro a levante alta e leggera
  In forma di pagoda una casetta,5
  Cui fan gli alberi in fiore arco e spalliera.

Per l’acute finestre empie la schietta
  Nova luce d’aprile in onde d’oro
  Una candida sala a l’arti addetta.

Quivi un giovin modesto, a cui l’alloro,10
  Posto dal Buonarroti, al crin verdeggia,
  Va un sublime ideando arduo lavoro.

Solo in quella dorata onda passeggia
  Le braccia al seno e le pupille al mare
  Che sotto al sole del mattin lampeggia.15

Pur non è Capri, che lontana pare
  Quasi nube turchina in fondo al cielo,
  E del golfo si posa al limitare:

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