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130 | selim-bey |
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Giunta le parve del disio la meta,
Né dentro al sen, che l’accogliea, discese,
Né sospettò come potesse un core
Arder del primo in un secondo amore.
Se amavi mai, se d’una fiamma ardevi,505
Onde il cor trasfigura e vien divino,
Se in mille creature una vedevi
Quasi luce fedel del tuo cammino;
Se la seguivi ardendo, e la perdevi
De l’amor, de la vita in sul mattino;510
Se quando ogni speranza era fallita
Di rivederla anche una volta in vita;
La vedevi apparir larva improvvisa
D’un’altra donna sul conforme aspetto,
E mollemente ne’ tuoi sguardi affisa,515
Bellissima languir sovra il tuo petto;
Intendere potrai l’arcana guisa
Onde scoppiava del Bey l’affetto,
E come antica fiamma era già quella,
Che a l’ignara parea fiamma novella.520
Ei rïamò le sue memorie: pura,
Come il respiro d’un bambin dormente,
Una perduta amante creatura
Rivide in Ida, e l’adorò presente.
Ed ella altera della sua ventura,525
Da quel rogo d’amor sorse innocente,
Come risorge intemerato e bello
Dagli odorati incendi arabo augello.