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AL MIO SALICE




O fu cortese errore
  Del ventolin vagante,
  O batte occulto un core,
  Giovane salcio, in te.
  Nol so ben io; ma come5
  Qui riportai le piante,
  Le bibliche tue chiome
  Vidi piegarsi a me!

E ti gettai le braccia
  Soavemente intorno,10
  E reclinai la faccia
  Sul cortice gentil;
  E tu fedel parevi
  Ridirti il mio ritorno
  Co’ zeffiri più levi15
  Del mattutino april!

Ah, mi ricordi ed ami,
  Giovane salcio, ancora!
  Lo sento dei tuoi rami
  Nel timido stormir!20
  Ne la rugiada il sento,
  Che le tue curve irrora;

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