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#cap 221

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IL FIORE
(canto nuziale)




I

Ove presso a l’angusta sorgente
  Volve il Sinni il suo flutto recente,
  E spumando fra povere sponde
  Par che aneli ad un letto maggior,
  Sotto il bacio de l’aure gioconde5
  Venne al sole un vaghissimo fior;
  E vivea ne la valle romita
  Una vita — di luce e d’odor.

II

Il Pudore, a doppiarne l’incanto,
  Lo sfumò del suo casto amaranto:10
  La Modestia, che l’alme consola,
  Che le menti rapisce e nol sa,
  Col color de la mite vïola
  Ne ricrebbe la fresca beltà:
  E Innocenza v’aggiunse il candore15
  Del suo Fiore — che pari non ha.

III

La Fortuna per lungo lavoro
  Lo conchiuse in un circolo d’oro;
  Gli fe’ tenda di porpora e seta,

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