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na villotta giunge da lontano
2sopra il dorato mareggiar del grano:

  «Ogni dì jeve il soreli,
  ogni gnot al va a durmì;
  ma ch’al jevi opur ch’al vadi
  6lui mi viod simpri a vaì.»

Trilla un istante limpida, e si perde
8via per il prato silenzioso e verde.

Ma tosto sale dal prato fiorito
10gaia risposta al grazioso invito:

  «Tu ses mate tu ninine
  a vignì daur di me:
  quand che il fûc al bruse l’aghe
  14ancie jo ti sposi te.»

Trilla un istante, e svanisce lontano
16sopra il dorato mareggiar del grano.



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