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Salve Friuli, vanguardia italica
fra l’Alpe e il mare lanciata, vigile
incontro all’eterno nemico,
20l’occhio attento, la mano alla spada.

A te di verdi sonanti pascoli,
di boschi e messi, di fiori e pampini
fu larga natura, e a’ tuoi figli
24donò animo e braccio sicuri.

Su l’Alpe hanno essi temprati i muscoli,
hanno nel cuore della tua florida
pianura il tranquillo sorriso,
28del mar vasto la calma e gli sdegni.

A te dagli aspri dirupi carnici,
per discoscese forre, precipita
a valle ruggente, spumante
32la ricchezza di cento fontane;

e, come fulvo giovenco indomito
alla feconda opera piegasi
dei campi, e all’aratro lucente
36la possente cervice abbandona,

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