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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Canti del Friuli.djvu{{padleft:44|3|0]]
E tutta intorno la foresta sacra
d’ascio e martelli risonò. Le piatte
cimbre volaro fra le malsicure
40velme sabbiose;
fra tronchi pini le panciute vele
fremeron tese ad insaccare il vento
grosso del mare. Aspra è la vita e grama?
44Libera vita
solo si chiede. Con la prima luce
salpan le prore e quando cade il sole,
e par di fuoco la laguna e pare
48di fuoco il cielo,
vengon da Equilio, vengon da Eraclea,
da Rivoalto e da Torcello a proda
le rosse vele dei tribuni. Attento
52siede l’arengo
in riva al mare a ragionar del mare.
Getta sovr’esso di sue quattro braccia
l’ombra solenne la triastata croce
56patriarchina.