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Nessuno se n’era mai accorto; ma quasi ogni notte Maria Ledda, dalla finestra, e Nino Sbrizza, dalla parte del vicolo, si comunicavano a bassa voce le loro pene di cuore.

Nino era geloso del figlio di mastro Paolo Barreca che, ogni domenica notte, conduceva i suonatori sotto i due balconi della casa di massaio Ledda e cantava, per lo meno, mezza dozzina di canzuni, una dietro l’altra, facendo sfoggio della bella voce di cui era orgoglioso.

C’erano volute tutte le preghiere e tutte le calde raccomandazioni di Maria per ottenere da Nino Sbrizza che lasciasse sbraitare il Barreca come gli pareva e piaceva. Non era sicuro di essere il preferito?

— Ma lui si vanta...

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