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un sogno 231

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— E vuoi raccontarlo al Pretore?

Il giovane magistrato sospese l’istruttoria di un processo di furto e ricevè con aria di grande curiosità la visita del Lanuzza che già conosceva di nome.

Don Ciccio cominciò a parlare un po’ imbarazzato.

— Non vorrei che il signor Pretore credesse a uno scherzo di cattivo genere. Ho esitato, anzi non ho voluto, ma poi... Nei casi come questo è pericoloso credere e non credere. Pericoloso veramente no. Infine, tentando, non si nuoce a nessuno.

— Parli pure, tagli corto i preamboli.

Durante il racconto di don Ciccio, il Pretore aveva fatto uno sforzo per mantenersi serio. All’ultimo, disse ridendo:

— E lei presta fede ai suoi due sogni?

— Per dire la verità.... Ma ho letto, non so dove, di sogni veridici che si sono verificati punto per punto....

— È forse spiritista?

— Oh, no! — protestò don Ciccio. — Se lei però volesse provare.... Sarebbe bella che si trovasse davvero il testamento in casa dei Lo Faro! Non si

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