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arme ritorta 243

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— No, grazie! Non occorre.

Intanto continuava a frugare febbrilmente.

Giani, prese in mano una pratica, finse di sfogliarla e poi disse:

— Questo, forse?...

Come vide la sua cambiale già pagata, Biagi diè uno sbalzo:

— Ma, Giani!... Ma Giani! Questo è troppo!

— Ti sei offeso? Ho creduto....

— Grazie!... Ma è troppo!... Avevo tempo fino alle tre di domani. Grazie!... Oh! Con te non c’è verso!... Ora sono tuo debitore.... Ecco!... La Banca non è una persona.... Grazie, sì, grazie, ti dico!... Intanto, capisci.... è troppo!... Tieni tu la cambiale, finchè.... No! No! Giani! È troppo!

E tentò d’impedirgli che la facesse in minutissimi pezzi!

Un altro sarebbe saltato al collo del generoso salvatore; ma Biagi si sentiva così sopraffatto da quella non richiesta gentilezza, così mortificato — diceva tra sè — da quella gratitudine imposta, da quella schiavitù morale che, anche dopo il pagamento, sarebbe durata ancora, da non accorgersi che, nonostante le belle parole e i: — Grazie! Grazie! — si comportava, per lo meno, da ineducato

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