< Pagina:Capuana - Eh! La vita.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
32 luigi capuana

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Capuana - Eh! La vita.djvu{{padleft:38|3|0]]’Ntio! Voialtri, con la barella della Madonna accorrerete alla notizia, a precipizio; io tiro il laccio che fa andar giù il manto e... tre volte avanti, tre volte indietro, tre inchini tra Madre e Figlio. Poi si fermano l’uno di faccia all’altro, fino a che non arriva il clero col Santissimo Sacramento, e non si avvia la processione, la Madonna innanzi, il Signore resuscitato dietro, e San Giovanni con la campanella: ’Ntio ’Ntio! ’Ntio! quasi per invitare a gridare: Viva! Viva!

Non c’era bisogno di queste istruzioni; ma don Giuseppe avrebbe creduto diminuita la sua autorità se non avesse riuniti nella sagrestia Nino Sbrizza e gli altri quattro giovani massai. Il suo zelo, però, non era proprio disinteressato. Nino infatti gli disse:

— Verrete a prendere un boccone assieme coi bandisti, da Scatà, domani notte.

E gli altri:

— Scusate, don Giuseppe. Bevete un bicchiere di vino alla nostra salute.

Don Giuseppe stese la mano e intascò, senza fiatare, quel pugno di soldi.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.