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ORA BIECA

(Leggendo gl’Intermezzi Pagani di Armand Silvestre)

LA lampada agonizza. Io veglio attento
  Il tuo splendido corpo addormentato,
  E studio. Un così molle atteggiamento
  Greco amante e scultor non ha trovato.

Or con l’orecchio su ’l tuo cor posato,
  Curioso n’ascolto il ritmo lento,
  Or fra i pizzi de ’l letto il delicato
  Capo riverso io bacio: e mi tormento.

Mi tormento a ’l malefico pensiero
  Che de la stanza tua ne la mezz’ombra,
  Ne l’odor che m’inebria e ne’l mistero,

Donna, che tutte de l’amore hai l’arti,
  Strappando il vel che la mia mente ingombra,
  Io non sappia levarmi e pugnalarti.

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