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In un nastro di seta,
  L’un sopra l’altro storti i punti mette;
  Allor che dice: zeta,
  Tocca un emme coll’indice;
  Poi, per guardarsi il grembiulino, smette.

E prega: «Ave Maria,
  Dateci il nostro pane cotidiano....»
  — No, no, bambina mia,
  Tu confondi.... — Ma gli angioli,
  Come fanno a sentir tanto lontano? —

E così la svogliata
  Sbaglia le sue lezioni e le sue preci.
  Io mi son ricordata
  De’ viaggi de l’anima
  A cinque anni, e ho pensato: anch’io li feci.

Non la sgridate. Anch’io
  Prima di camminar tra fango e sassi
  De ’l còmpito in oblio,
  A caccia de le lucciole
  Volsi pe’ i campi i vagabondi passi.

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