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POSTA DEL VILLAGGIO
SAETTI il caldo Sol che i campi indora,
O de l’aspro dicembre ululi il vento,
Il vecchio porta-lettere a quest’ora
Vien curvo per la via con passo lento.
Sbucan da gli usci de ’l villaggio fuora
Faccie grinzose da l’aguzzo mento;
Da le finestre che un geranio infiora
Sporgon testine bionde ogni momento.
È un’ora d’ansia. Il povero coscritto
Da una triste caserma rumorosa
Forse a ’l lontano casolare ha scritto.
E forse lì, tra i rozzi fogli ascosa,
Spargendo effluvi, pe ’l mio cuore afflitto
V’è una lettera tua con una rosa.
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