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LA CASA DELL’AVA

NE l’ostel solitario
  In cui la vecchierella ava serena
  Passa il tramonto de ’l suo tardo giorno,
  De ’l buon tempo che sparve
  Parla ogni cosa intorno.
  Fra le sconnesse pietre,
  Ne ’l cortile, s’abbarbica l’ortica
  Parassita: de gli alti suoi gradini
  Su ’l piedestallo, il pozzo
  Sorge ne ’l centro, ov’ascende a fatica
  Una ricurva fante,
  E vi cala la brocca che scancella,
  Ne l’ima onda percossa,
  L’imagine de ’l suo grinzo sembiante.

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