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IN UNA CHIESA
ERA in mezzo al paese una chiesuola
Dal campanile aguzzo e un porticato,
Dove talor la madre o la figliuola
D’un marinaro assente avea pregato.
Ella un giorno v’entrò pensosa e sola,
Poi ch’ogni suon d’intorno era cessato;
E prona mormorò la sua parola
D’angelo ne l’esilio abbandonato:
— Perchè, Signor, queste tremende lotte?
Perchè, l’anima mia, barca smarrita,
Faro non ha ne l’ombra de la notte?
Qui, donde i voti a Te soglion salire
Pe ’l forte amor che i più lega a la vita,
Io ti prego, Signor, fammi morire. —
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